Buone pratiche dei soci dell’Associazione Italiana Archivi d’Artista
Visti il Codice deontologico dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana (entrato in vigore il 18 maggio 2009), il Codice in materia di protezione dei dati personali (Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196); il Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi storici (Provvedimento del Garante n. S/P/2001 del 14 marzo 2001, Gazzetta Ufficiale 5 aprile 2001, n. 80) nonché Il Codice internazionale di deontologia degli archivisti, (approvato dall’Assemblea Generale del Consiglio Internazionale degli Archivi a Pechino, il 6 settembre 1996),
tutti i soci dell’Associazione Italiana Archivi d’Artista concordano di adottare e ispirarsi ai seguenti principi:
DEFINIZIONI
- Archivio d’Artista
L’Archivio è l’ente che con constante impegno di aggiornamento e organizzazione raccoglie la più completa documentazione sulla figura e sull’opera di un Artista, con un duplice scopo:
- incentivare gli studi e favorire la conoscenza della figura e dell’opera di un Artista, promuovendo ricerche e iniziative direttamente o in collaborazione con altri organismi pubblici e privati;
- catalogarne la produzione autentica nella massima trasparenza di metodo e rapporti.
- Catalogo Ragionato
Per Catalogo ragionato si intende la pubblicazione che, secondo una metodologia esplicitata, raccolga tutta la documentazione raccolta nell’archivio delle opere e della produzione di un Artista.
BUONE PRATICHE
1. Buone Pratiche nella formazione e gestione dell’Archivio d’Artista
Gli Archivi d’artista, nella formazione e conduzione dell’Archivio devono essere ispirati e conformarsi a pratiche di buona fede e trasparenza.
In particolare si considerano buone pratiche:
- La notorietà del titolare, della sede e delle modalità di reperibilità dell’Archivio.
- La raccolta e catalogazione diligente e professionale della documentazione a corredo delle opere e della figura di un artista
- La promozione di studi, ricerche e iniziative specifiche, dedicate all’’Artista di riferimento dell’Archivio e al contesto in cui egli vive e opera.
- L’indicazione agli interessati degli oneri per il rilascio del parere di autenticità, anche in caso di
giudizio negativo, oltre al rimborso delle eventuali spese di custodia e di assicurazione.
- La redazione di un documento di constatazione delle condizioni dell’opera in caso di suo affidamento per esame e la consegna all’affidante della ricevuta di deposito corredata dal verbale di constatazione e contenente l’assunzione di responsabilità per la sua custodia.
- Là possibilità di accesso alla consultazione dell’archivio per chi ne faccia motivata richiesta.
- L’informazione all’Associazione degli eventuali procedimenti giudiziali attivati o pendenti.
2. Buone Pratiche di condotta:
Nell’istruzione della pratica di documentazione dell’opera, nel giudizio di autenticità, nella redazione ed aggiornamento dei cataloghi di opere di artista, nonché, per gli archivi legittimati, nelle attribuzioni di paternità, l’attività degli Archivi di un Artista deve ispirarsi e conformarsi a pratiche di buona fede e trasparenza.
In particolare si considerano buone pratiche:
- La pluralità di pareri e di responsabilità nella formulazione del giudizio sull’autenticità di un’opera e, preferibilmente, l’istituzione di una Commissione professionale per l’esame e l’autentica delle opere.
- L’unanimità nella formulazione del giudizio;
- L’espressione delle motivazioni del giudizio;
- La conservazione delle motivazioni del giudizio;
- L’archiviazione e la conseguente conservazione della documentazione relativa ai giudizi di non autenticità;
- L’archiviazione e la conseguente conservazione della documentazione della decisione di sospensione del giudizio;
- La comunicazione del giudizio al richiedente, con appropriata motivazione;
- La pubblicazione del catalogo ragionato, anche solo su supporto informatico;
- L’aggiornamento periodico del catalogo ragionato.
3. Criteri di appartenenza
L’indicazione delle buone pratiche di formazione e gestione dell’Archivio d’Artista e delle buone pratiche di condotta ha carattere esemplificativo e non tassativo e costituisce riferimento di massima per l’ammissione all’Associazione Italiana degli Archivi d’Artista.
Collaborazione scientifica: Prof. Alessandra Donati, Università Milano-Bicocca